Tex Willer

Nome: Tex Willer
Notizie: Tex è una serie a fumetti creata nel 1948 da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini ed edita dalla Sergio Bonelli Editore. Le avventure inedite con protagonista Tex Willer vengono pubblicate mensilmente nell'albo a fumetti Tex, edito dalla Sergio Bonelli Editore nel formato tascabile tipico delle pubblicazioni bonelliane. In principio il fumetto fu pubblicato nel classico formato a striscia (16,5 X 8 cm) caratteristico dell'epoca: complessivamente uscirono nelle edicole, con periodicità settimanale, ben 36 serie dal 1948 al 1967. Le rese venivano poi utilizzate per confezionare le cosiddette raccoltine: le strisce venivano private della loro copertina in carta, assemblate insieme (il numero degli albi accorpati variava) e dotate di una nuova copertina in cartoncino disegnata appositamente da Galep. Di queste raccolte ne uscirono tre serie: la prima vide luce tra il 1949 e il 1950 per un totale di soli sette albi; la seconda (detta serie bianca) uscì tra il 1950 e il 1966 e conta 132 albi; la terza (detta serie rossa) è composta da 194 albi usciti a partire dal 1956. Nel 1952 ci fu il primo tentativo di una ristampa cronologica della serie in un formato ad albo. Nacque così la collana quindicinale Albi d'Oro, che chiuse i battenti nel 1960 dopo 8 serie e 205 numeri. Come avveniva per le strisce, le poche rese degli Albi d'Oro (che avevano già una tiratura piuttosto bassa) vennero scopertinate e raccolte in albi con una nuova copertina inedita. Videro così luce i 29 numeri della 1ª serie "Gigante", la più rara tra le serie texiane e la più ricercata dai collezionisti. La seconda serie gigante è quella tuttora pubblicata nel formato, poi utilizzato anche per le altre testate della Bonelli. È pubblicata a partire dal 1959 e i primi 95 numeri sono la ristampa completa e cronologica della serie a strisce, ancora in edicola all'epoca dell'inizio della serie. Inizialmente dunque anche questa collana nacque come una ristampa della serie inedita a striscia. Poi, viste le mutate condizioni sociali ed economiche e il crescente successo della collana, la casa editrice decise di puntare su questa e di pubblicarvi direttamente le storie inedite. Il formato è venuto incontro ai gusti dei lettori italiani (tanto da diventare tipico anche di testate di altri editori: quelle che adottano questo standard, vengono chiamate in gergo bonellidi) e ha fatto la fortuna di Tex, che è diventato negli anni uno dei fumetti più venduti in Italia. Negli anni passati le copie acquistate dell'inedito raggiunsero la tiratura massima di 600.000 al mese, mentre nel 2010 il numero è calato a 220.000. Il numero di pagine di un singolo albo è variato nel tempo, ma dal numero 93 si è stabilizzato su 116: le tavole dedicate al racconto vero e proprio sono 110, cui si aggiunge sempre un frontespizio in terza pagina, tipico delle pubblicazioni dell'editore, con alcune immagini classiche dalla testata (nel caso di Tex sono rappresentati, attorno ad un quadrato con al centro il titolo dell'albo, il protagonista, i pards e un assalto alla diligenza da parte di pellerossa), sul cui retro vengono elencati gli arretrati. A queste si sommano le quattro pagine di copertina: nella prima c'è un disegno realizzato dal copertinista, col titolo dell'albo e il logo della testata; la seconda è destinata ai redazionali; la penultima e la quarta reclamizzano altri fumetti della Bonelli e forniscono anticipazioni sul numero seguente. Tranne la prima ed il frontespizio, che sono sempre costanti, il contenuto delle altre pagine non è infrequente che si presenti in maniera difforme (es. le anticipazioni in seconda pagina), o che riportino altre informazioni (ad esempio nel passato sono state ospitate anche alcune rubriche). Negli ultimi anni si sono aggiunte anche pubblicazioni speciali, a cadenza per lo più annuale, quali l'Almanacco del West, Speciale Tex (più conosciuto come Texone), il Maxi Tex e il Color Tex. Il primo è caratterizzato, oltre che dalla presenza di una storia a fumetti, da servizi e materiale informativo sul mondo della frontiera; il secondo, in alcuni casi affidato a disegnatori esterni alla casa editrice, ha grandezza e foliazione extra; il terzo è di formato identico al Tex mensile, ma con un numero di pagine maggiore (circa 300), mentre l'ultimo, inaugurato nell'estate 2011 si caratterizza principalmente per essere interamente a colori. Nell'ottobre 2010, con l'uscita del numero 600, le varie testate hanno superato complessivamente la ragguardevole cifra di 80.000 tavole edite. Esistono infine tre ristampe "ufficiali" della serie: Tex tre stelle (riconoscibile per la presenza di tre stelline sulla "costoletta"), TuttoTex e Tex nuova ristampa; dal febbraio 2005 è stata introdotta anche la ristampa dei Texoni, con cadenza semestrale: sono i Tex Stella d'Oro. Gli albi della serie regolare, come tutti i fumetti della Bonelli, sono rigorosamente in bianco e nero, ad eccezione del numero 100 e dei suoi multipli. Questa regola pluridecennale venne infranta nel settembre del 2008 con l'uscita del numero 575 (Sul sentiero dei ricordi) per celebrare il sessantesimo "compleanno" del personaggio. Da un progetto nato in collaborazione con Gruppo Editoriale L'Espresso, datato febbraio 2007, prende avvio una nuova riedizione della saga di Tex denominata Collezione storica a colori. Vengono riproposti così, allegati sia al settimanale L'Espresso che al quotidiano la Repubblica, i primi episodi in 50 volumi, eccezionalmente a colori, impreziositi da una nuova copertina realizzata per l'occasione da Claudio Villa. Il successo dell'iniziativa fa sì che la stessa sia proseguita oltre il limite di pubblicazioni inizialmente stabilito. L'ultima decisione, in ordine di tempo, fissa la conclusione del progetto editoriale con l'uscita del 239esimo volume. Sebbene questa esperienza termini, non cessa la collaborazione; infatti del settembre 2011 vengono riproposti anche gli Speciali, naturalmente a colori. L'unica differenza rispetto alla Collezione storica è che rimangono inalterate le copertine originali. I racconti sono di varia lunghezza, anche se normalmente si sviluppano su più albi. La più lunga avventura finora scritta è Ritorno a Pilares di Nolitta/Letteri, che vede il ranger fronteggiare i misteriosi Uomini Giaguaro: inizia a pag. 79 del numero 387 e si dipana per tutti i cinque albi successivi, per un totale di 586 pagine. Una curiosità è legata agli albi dal n. 23 al n. 26, nei quali sono presenti due brevi racconti entrambi sceneggiati da G.L. Bonelli ma non "texiani": il primo, intitolato Sulla pista di forte Apache, realizzato graficamente da Franco Donatelli e il secondo, Il feticcio tragico, opera di Vittorio Coliva. Caso unico è quello de La banda del campesino del 1951 che usci a puntate sulla quarta di copertina della terza serie a striscia; l'episodio, peraltro a colori, presentava le vicende non seguendo l'ordine cronologico degli eventi, ma casualmente e pertanto doveva essere "ricostruito" dai lettori. Oltre a questo racconto singolare, esistono anche alcuni brevi episodi di Tex non pubblicati sugli albi della serie regolare né sugli speciali, ma allegati ad altri fumetti o a riviste. Autocensura: nei primi anni sessanta, anche in seguito ad una proposta di legge presentata da due deputati democristiani (Federici e Migliori) volta ad un controllo preventivo sulle pubblicazioni a fumetti, fu attuata dagli editori di periodici per ragazzi una forma di autocensura, che veniva certificata anche con un apposito marchio - MG (Garanzia Morale) - e che coinvolse anche Tex. Nella sostanza si intervenne modificando sia i dialoghi ritenuti troppo violenti, sia l'abbigliamento dei personaggi femminili, allungando gonne e coprendo decoltè, che potevano essere considerati contrari alla morale dell'epoca. In particolare ne fecero le spese i primi albi della seconda serie gigante che riproponevano le storie pubblicate sulle strisce; confrontando le vignette delle prime con le seconde è possibile appurare i ritocchi che vennero effettuati. Esistono anche edizioni dei primi 14 numeri sia censurate che non censurate; successivamente a quel numero invece, e per alcuni anni, gli albi uscirono solo già emendati. Il marchio apparve sulle pagine del fumetto fino al numero 84 della serie. In seguito sono state apportate altre modifiche ai testi, riscontrabili visionando le varie ristampe succedutesi nel tempo, ma si tratta perlopiù di correzione di refusi o al massimo di modifiche stilistiche, non attuate allo scopo di prevenire possibili interventi dell'autorità. Origini: Tex nacque nel 1948 più come esperimento artigianale che come fumetto destinato a divenire un fenomeno editoriale, oggetto negli anni seguenti anche di indagini sociologiche e tesi di laurea e che dopo sessant'anni ancora viene venduto in tutte le edicole. Venne ideato da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini come fumetto di "sostegno" all'altro personaggio a cui stavano lavorando all'epoca e su cui avevano puntato, Occhio Cupo, una classica storia di cappa e spada. Nei primi numeri del fumetto l'aspetto fisico di Tex riprende molte caratteristiche dal personaggio di Occhio Cupo: i jeans così stretti da sembrare una calzamaglia, gli stivali flosci e la camicia a frange. Quando, contrariamente a tutte le previsioni, Occhio Cupo venne dimenticato e fu Tex a riscuotere successo, queste caratteristiche vennero abbandonate in favore dell'aspetto attuale del personaggio. Tex è in realtà il secondo personaggio western ideato da Gian Luigi Bonelli, mentre il primo, risalente al 1947, fu Il Giustiziere del West. La testata uscì nelle edicole in un periodo caratterizzato dal grande successo di altre pubblicazioni dello stesso genere, quali Il grande Blek e Capitan Miki del trio EsseGesse. Anticipando il revisionismo storico statunitense, Tex è il primo personaggio dei fumetti ad offrire un diverso punto di vista sui nativi americani dell'epopea Western, che non appaiono più come macchiette stereotipate di selvaggi, ma come popoli dotati d'una evoluta e radicata cultura. Il nome del ranger fu ispirato dall'insegna di un negozio milanese, "Tex Moda". Il cognome avrebbe dovuto essere "Killer", ma fu stemperato in Willer poco prima di andare in stampa per non sfidare le ire dei censori.
![]() Stato: Italy Anno: 1996 Dentelli: 14 × 13¼ Tiratura: 3.000.000 Stampa: Offset e calcografia Bozzettista: R. Morena |
---|
![]() Stato: San Marino Anno: 1997 Dentelli: 11¾ Tiratura: 200.000 Stampa: Rotocalco Bozzettista: Bonelli, Galleppini (Galep) |
---|